Giugno 2020
Yamaha Montage e MODX - Creare Waveforms composte da Single-Cicle
Waves
Vediamo come creare per il Montage o MODX una o più Waveform, ciascuna
composta da 3 o 4 Keybanks, partendo da una Wave single-cicle di 2048 campioni.
I passaggi da fare per ottenere ciascuna Waveform sono:
- Procurarsi la Wave single-cicle di 2048 campioni (16 bit- mono – Sample Rate
44.100 KHz) che corrisponde alla nota F0 +19 cent
- Ottenere tramite resampling le onde a frequenza multipla (note F2, F4 ed
eventualmente F5) e abilitare il “tag” (matadata) “Loop=On” con dimensione di
loop pari alla Wave stessa
- Creare la Waveform per Montage (MODX) settando i range e la intonazione di campioni.
Per comodità di esposizione
mi riferirò sempre al Montage: tutto quello che
descrivo vale anche per il MODX che per la parte
AWM2 ha le medesime caratteristiche di sintesi e
stessa polifonia (128 note)
Per le varie operazioni che descriverò occorre utilizzare
dei software come indicato nel diagramma di flusso: in particolare per il primo
passo (il resampling) ci sono 3 opzioni: l’uso combinato di Audacity e
Endlesswav, o in alternativa Wavesaur o Awave Studio.
Per la creazione (assemblaggio) della waveforms e successivo export in una
libreria si possono usare in alternativa Samplerobot o Montage Waveform Editor.
Come poi vedremo è possibile bypassare il secondo passaggio e procedere
caricando i singoli file .wav nel Montage tramite chiavetta USB; tale opzione è
ovviamente sconsigliabile se si desidera creare un certo numero di Waveforms, a
causa dell’elevato numero di file .wav da caricare e keybanks da configurare.
Vediamo in dettaglio.
Il punto di partenza è un file .Wav che contiene una onda Single-Cycle di 2048
campioni, ottenuta ad esempio all’interno dell’editor di Serum tramite l’opzione
“Export All as Single-Cycle Waves”: nell’esempio vengono memorizzate con un solo
click tutte le 8 Waves che compongono la tabella.
A causa dei vari ricampionamenti (2048->512->128) per
evitare artefatti è fondamentale che l’onda Single cicle inizi (e quindi
termini) con un passaggio “Zero Crossing”.
Se occorre è possibile farlo ad esempio con l’editor di Serum tramite l’opzione Single – Shift
Horizontal to Zero-crossing.
Il secondo passo consiste nell’ottenere tramite resampling
le onde single-cycle a frequenza multipla (F2, F4 ed eventualmente F5) e
dimensioni progressivamente dimezzate. Se si desidera
creare una Waveform con 3 KeyBanks occorre utilizzare i campioni con note F0, F2
e F4; per Waveforms con 4 Keybanks si deve aggiungere un campione con nota F5.
Seguono le lunghezze in samples di ciascuna wave (F1 e F3 non servono).
Per effettuare questo primo passaggio è possibile utilizzare
dei software freeware o commerciali; ci sono tre possibilità:
- Audacity www.audacityteam.org
(freeware per Windows, Mac or Linux) per il resampling e Endlesswav
www.bjoernbojahr.de/endlesswav.html (freeware per Windows) per il settaggio
del Loop=”ON”
- Wavesaur www.wavosaur.com (freeware
Windows).
- Awave Studio
www.fmjsoft.com/awavestudio.html (Windows) che ha il costo di 75 EU.
RESAMPLING: opzione 1 – AUDACITY + ENDLESSWAV
Vediamo come procedere con Audacity.
La primissima operazione da effettuare è rinominare il File Wave di dimensione
pari a 2048 campioni in Nomewave_F0.wav (vedremo dopo il motivo)
Load del file Wave Nomewave_F0.wav (2048 campioni) tramite drag and
drop o menù File, e selezione dell’intera onda (doppio click o Ctrl-A)
|
Selezione dell’effetto “cambia velocità” (dal menù effetti)
utilizzando il moltiplicatore di velocità pari a 4: si ottiene il
resampling dalla wave da 2048 a 512 campioni (F0 -> F2)
|
Save (file/esporta come Wav) nel formato 16 bit
con segno-PCM.
Riguardo la scelta dei nomi da utilizzare, per la corretta
interpretazione negli import con altri software (vedi dopo) è
consigliato l’utilizzo del formato:
Nomewave_F0.wav (wave 2048 samples)
Nomewave_F2.wav (wave 512 samples)
Nomewave_F4.wav (wave 128 samples)
Nomewave_F5.wav (wave 64+64 samples)
Quindi dopo la prima conversione il file deve essere memorizzato con il
nome: Nomewave_F2.wav
|
Si procede in maniera analoga per il resampling 512->128
(F2->F4) e save in Nomewave_F4.wav.
Se si desidera creare una waveform con 4 Keybanks, nel resampling 128->64
(F4->F5) per l’effetto “cambia velocità” occorre utilizzare il
moltiplicatore di velocità pari a 2.
Per il campione più acuto (F5 di 64 samples) che copre l’ottava F6-E7
c’è un ulteriore problema dovuto al fatto che la dimensione minima
possibile di un loop che il Montage può leggere è pari a 80 samples,
mentre il single cicle F5 a 44.1KHz ha dimensione pari a 64 samples. La
cosa si risolve facilmente, raddoppiando il ciclo tramite sempre tramite
Audicity.
Per farlo occorre selezionare l’intera onda di 64
campioni (doppio click o Ctrl-A), selezionare l’effetto “ripeti” (dal
menù effetti) e settare “numero di ripetizioni da aggiungere” pari a 1
Si ottiene così un’onda di 128 campioni formata da
due cicli di 64 campioni tra di loro uguali.
|
Anche per quest’ultimo suono si procede con la
analoga operazione di salvataggio: Save (file/esporta come Wav) -
formato 16 bit con segno-PCM e Nomewave_F5.wav
Per una verifica si possono caricare le 4 onde ottenute e si avrà una
situazione come quella in figura
|
Poiché Audacity non è in grado di settare nella
Wave il “tag” (matadata) “Loop=On”, fondamentale per il corretto
utilizzo con il Montage, occorre un ulteriore passaggio che si può
effettuare con il software per Windows Endlesswav.
Dopo aver scaricato il file Endlesswav.exe da
www.bjoernbojahr.de/endlesswav.html, essendo un software
portabile, basta copiarlo all’interno di una cartella/sottocartella
(anche in documenti o desktop) ed eseguirlo.
Per l’abilitazione del loop, basta disporre i vari file .WAV in un’unica
cartella e caricarne uno (click su open o trascinamento nel programma):
appena fatto saranno visibili tutte le waves della cartella che
si possono caricare e editare con un doppio click. Per ciascuna wave
occorre attivare il loop (click su Loop ON), opzionalmente
selezionare il Root Key con i valori della tabella (vedi sotto) e
memorizzare la modifica (click su Save)
|
Riguardo il settaggio del Root Key, allo stato
attuale Montage non è in grado di ottenerlo dalla wave e in fase di
import va settato a mano (vedi dopo); SampleRobot e Waveform Editor lo
interpretano leggendolo dal nome del file. Ha senso settarlo con
Endlesswav solo nel caso in cui si desidera utilizzare i campioni in
altri software e per altre applicazioni.
Il settaggio del loop in alternativa al software
Endlesswav.exe, è possibile farlo anche con WAVESAUR (vedi dopo). La
procedura, (tasto “L” o Tools/Loop/Create Loop Points + Save del file) è
descritta nel capitolo che segue.
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RESAMPLING: opzione 2 - WAVOSAUR
La alternativa freeware per ottenere le Waves di 512, 128 e
64+64 campioni, è quella di utilizzare il software Wavosaur. Il vantaggio di
tale software rispetto ad Audacity, sta nel fatto che è in grado anche di
abilitare il loop = ON, evitando così di doverlo fare dopo con Endlesswav o con
Wavosaur stesso.
Lo svantaggio sta nella qualità del ricampionamento che è leggermente inferiore
rispetto ad Audacity: Wavosaur inserisce dei leggeri artefatti non
particolarmente evidenti, ma in tutti i casi esistenti.
Qui uno shot dello spettro di una sinusoide dopo il secondo ricampionamento
(2048->512->128): sono evidenti delle armoniche spurie con attenuazioni non
trascurabili.
Seguono i passaggi da effettuare con Wavosaur: essendo anche
lui un software portabile, basta scaricare Wavosaur.exe da
www.wavosaur.com, copiare il file
all’interno di una cartella/sottocartella (anche in documenti o desktop) ed
eseguirlo.
Load del file Wave di dimensione pari a 2048 campioni tramite drag and drop o menù File
|
Riduzione del bit depth da 32 a 16 se la wave è
stata ottenuta da software quali Serum che utilizzano il formato 32
float.
Click su Process - Bit depth converter - 16 bit
|
Passaggio creazione delle wave di 512, 128 ed
eventualmente 64 campioni.
Click su Process – Pitch Shift/Simple e Semitone = 24 e Cent = -1 nella
conversione 2048->512 e 512->128 e Semitone = 12 e Cent = -1 nella
conversione 512->64
Occorre inserire cent -1 per correggere un bug del software che con
cent=0 crea una wave con un campione in meno.
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Se si utilizza anche la wave di 64 campioni per
quanto visto occorre duplicarne la lunghezza per superare il limite
degli 80 samples che è il minimo loop che Montage riesce ad eseguire.
Per farlo: Select All (Ctrl+A) – Copia (Ctrl+C) – click su un qualunque
punto a destra della Wave e Incolla (Ctrl+V)
|
Attivazione del loop che viene automaticamente settato pari alla lunghezza del campione: tasto “L” o Tools/Loop/Create
Loop Points
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Le onde ottenute, dopo ciascuna elaborazione vanno salvate
tramite file/Save As. Non occorre scegliere il formato che è .wav di defoult.
Riguardo la scelta dei nomi da utilizzare, per la corretta interpretazione negli
import con altri software (vedi dopo) è consigliato, come visto, l’utilizzo del
formato:
Nomewave_F0.wav (wave 2048 samples)
Nomewave_F2.wav (wave 512 samples)
Nomewave_F4.wav (wave 128 samples)
Nomewave_F5.wav (wave 64+64 samples)
RESAMPLING: opzione 3 – AWAVE STUDIO
Esiste una alternativa che semplifica l’operazione: è quella
di utilizzare il noto software Awave Studio
www.fmjsoft.com/awavestudio.html che ha una opzione che permette la
creazione dei campioni ad ottave inferiori con un unico click.
La procedura è la seguente.
Load del file Wave di dimensione pari a 2048 campioni tramite drag and drop o menù File
|
Doppio click sul file e:
General Root Key=F0 + 19 cents
Loop=Enable
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Creazione di un nuovo strumento: click destro - add new instruments
|
Inserire la waveform nel layer dello strumento trascinandolo da destra a sinistra.
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Creazione automatica di una wave per ogni ottava
tramite ricampionamento:
click destro – Process - instruments process wizard – “add downsampled waves at every octave”
|
Si ottengono 8 waves, ciascuna relativa ad una
ottava: le ultime due (lenght 32 e 16) in tutti i casi non servono e
possono essere cancellate (click destro-delete Waveform).
La qualità del resampling è molto buona, praticamente identica a quella
che si ottiene con Audacity. |
Se si desidera creare waveform con 4 Keybanks, per
poter suonare anche l’ottava F6-E7 come già visto con Audacity, occorre
duplicare la wave F5 di 64 samples. Per farlo click destro sulla wave
con lenght=64 - Process - audio process wizard - double the loop section
lenght
|
Si hanno a disposizione tutte le wave single cicle
(compreso F1 e F3 che non sorvono) che per comodità conviene rinominare.
Per memorizzarle basta selezionarle e click destro- Save Selected
waveform as…. Come formato occorre scegliere WAV- PCM 16 bit
Riguardo la scelta dei nomi da utilizzare, per la corretta
interpretazione negli import con altri software (vedi dopo) è
consigliato l’utilizzo del formato:
Nomewave_F0.wav (wave 2048 samples)
Nomewave_F2.wav (wave 512 samples)
Nomewave_F4.wav (wave 128 samples)
Nomewave_F5.wav (wave 64+64 samples)
|
Se nella fase successiva si desidera utilizzare il software
Montage Waveform Editor di John Melas e nel caso in cui si hanno numerose
Waveform, è possibile velocizzare il passaggio tra i due software utilizzando
l’export nel formato SF2 (Sound Font 2) e l’import di tale file nel software di
Melas.
Vediamo l’esempio in figura in cui, con il metodo visto, si sono create 13
Waveforms da 4 keybanks, complessivamente 52 campioni. Il passaggio tra i due
software diviene in questo caso molto più veloce.
Per l’esport click su File - Save Collection - salva come “SF2” - e Data Format “PCM 16 Bit – Chs Mono”
Prima di procedere a vedere come utilizzare le Waves create,
segnalo che, grazie alla capacità del Montage di poter trasporre in basso un
campione senza il limite delle 2 ottave, è anche possibile creare una Waveform
composta da un solo Keybank, con ad esempio il campione avente nota F4. In tal
caso scendendo di tonalità si ottiene un suono molto “sporco”, con contenuto
armonico povero a causa delle tecniche di interpolazione e filtraggio usate da
Montage per il traspose dei campioni.
Il suono risultante, in tutti i casi può essere utilizzato per sonorità
particolari.
Al termine delle operazioni di resample, ipotizziamo di aver creato 3 set di
campioni, così da poter caricare all’interno di Montage 3 Waveform (multisample)
ciascuna composta da 4 KeyBanks
Per assemblare e caricare le 3 Waveform dell’esempio nel
Montage ci sono tre possibili procedure.
- Creazione delle waveform all’interno del Montage caricando le Wav da chiavetta
USB e settando a mano i range e le intonazioni di ciascuna.
- Creazione delle waveform all’interno di File User o Liberie con Software
SampleRobot Montage Edition, gratuito per chi possiede il Montage
eu.yamahamusicsoft.com/samplerobot
- Creazione delle waveform all’interno di File User o Liberie con il Software
Montage Waveform Editor di John Melas
www.jmelas.gr/montage/wave.php
(costo 60 EU): in questo caso è possibile l’eventuale import del file .sf2
creato con AwaveStudio
Nel secondo e terzo caso si ha il vantaggio di poter creare direttamente delle
librerie: Montage ne ha a disposizione 8 che ricordo sono a sola lettura e
quindi non modificabili dal Montage stesso; il passaggio da una libreria è
una soluzione più rapida se si desidera creare un grosso numero di Waveforms.
All’occorrenza le varie waveforms presenti nelle librerie potranno essere
caricate nella memoria User con una procedura che descriverò al termine.
Ricordo che il limite massimo dettato dall’Hardware del Montage è di 2048
Waveforms e 8192 campioni.
Creazione Waveform: opzione 1 – Load in Montage
Per creare una Waveform all’interno del Montage occorre
inserire le Wave create su di una chiavetta USB e procedere all’interno di una
Part AWM2.
Per farlo si può partire ad esempio dalla performance Init Normal (AWM2)
editando l’Element 1 della Part1; nella sezione OSC/Tune click su New Waveform e
Load da chiavetta USB ad esempio della WaveA_F0 .Wav
I parametri da settare sono:
Center note= F0
Fine Tune= +19
Note Limit: C-2 – E2
Il settaggio di Center e Note Limit può essere effettuato direttamente dai tasti
del synth: la funzione si abilita e disabilita cliccando in alto a sinistra su
“Keyboard”
Dopo aver inserito i vari
paramentri del primo Keybank, occorre aggiungere gli
altri due: click in basso “Add Keybank” e il
procedimento è identico a quanto visto con i
parametri dello schema che segue.
Nel caso in cui si utilizzano 4 KeyBanks i paramentri da
inserire sono:
Al termine è consigliabile
rinominare la Waveform (multisample) e assegnare una
Categoria e SubCategoria.
La Waveform così creata, per come è strutturato il Montage
potrà essere utilizzata in qualsiasi performance che contiene parts AWM2.
Per la creazione delle altre due Waveform si procede in maniera analoga
utilizzando i 6 file WaveB_F0(F2,F4).wav e WaveC_F0(F2,F4).wav
Creazione Waveform: opzione 2 – SampleRobot Montage Edition
Ipotizziamo di disporre anche
delle tre Wave Single-Cicle con intonazione F5:
partiamo in questo caso da 12 file (WaveA_F0,
WaveA_F2,….WaveC_F4 e , WaveC_F5.wav) che vogliamo
assemblare per creare le 3 Waveforms.
Con SampleRobot è possibile creare sia dei file User (*.X7U)
che dei file libreria (*.X7L); caricando un file User nel Montage, come è noto,
si perdono tutte le User performance memorizzate. Per questo motivo la procedura
più comoda è quella di creare una libreria composta da una o più Waveforms, per
poi copiarle all’occorrenza (vedi dopo), all’interno dell’area User.
Con SampleRobot si possono creare, abbastanza rapidamente, librerie con numerose
Waveform: va segnalato però che il software non è in grado di settare il
paramentro Tune Fine a +19 per ogni Single-Cicle Wave. L’unica soluzione a tale
problema è quello di farlo all’interno del Montage e per ciascuna Single-Cicle
Wave, dopo aver copiato le Waveforms nell’area User (vedi dopo), nel momento in
cui le librerie sono a sola lettura e non permettono modifiche.
Cerchiamo di creare la libreria
SingleCicle.X7L che contiene le 3 Waveform
dell’esempio. Segue la lista dei passaggi da effettuare:
Eseguire il programma e eliminare eventuali progetti
aperti (icona “-“)
|
Creare il progetto con il nome della libreria che si
vuole creare “Add project “Single Cicle”
Creare 3 MultiSamples con i nomi delle tre Waveforms da assemblare:
WaveA, WaveB e WaveC
|
Selezionare 88 tasti
|
Selezionare WaveA tra i Multi-Samples creati e
trascinare sulla tastiera virtuale i 4 file:
WaveA_F0.wav
WaveA_F2.wav
WaveA_F4.wav
WaveA_F5.wav
|
Settare i parametri come in figura:
- Copy to filename’s Root Key
- Use file’s loop (if available)
e click su Import
|
Nell’ipotesi in cui i file .wav sono stati ottenuti
con Audacity per ciascun campionamento importato occorre settare il
parametro Loop ON e trascinare il marker Loop In= Note In così da far
coincidere il Loop con l’intero campione; negli altri casi il settaggio
lo si trova già attivo.
|
Il settaggio dei Note Limit (chiamati Key-Range in
SampleRobot) va fatto a mano in quanto in automatico il software divide
in maniera diversa il range di trasposizione del campione.
La scelta migliore per l’utilizzo delle onde Single-Cicle è quella che
prevede il solo traspose verso l’alto, al fine di mantenere per ogni
Wave la risposta ottimale sulle alte frequenze.
SampleRobot definisce i Key-Range in termini relativi di semitoni
rispetto alla nota del campione.
Nello schema sono indicati i valori da inserire.
Nell’ipotesi di Waveform con 3 campioni in cui manca la WaveA_F5, il
range di WaveA_F4 deve essere 0-23
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Terminata l’operazione con gli altri 2 multisample
dell’esempio si può memorizzare la libreria cliccando su Export selected
Project as/ SingleCicle.X7L
Riguardo il setting dei canali va indicato “Same as Key-Sample”
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Creazione Waveform: opzione 3 – Montage Waveform Editor
Partiamo anche in questo caso da 12 Single-Cicle
Wave (WaveA_F0, WaveA_F2, …. WaveC_F4 e, WaveC_F5.wav)
che vogliamo assemblare per creare le 3 Waveforms.
Con il software Montage Waveform Editor, analogamente a
SampleRobot, è possibile creare sia dei file User (*.X7U) che dei file libreria
(*.X7L). Se si carica un file User nel Montage si perdono ovviamente tutte le
User performance memorizzate: per questo motivo la procedura più comoda è quella
di creare una libreria composta da una o più Waveforms, per poi copiarle
all’occorrenza, come vedremo, all’interno dell’area User.
Montage Waveform Editor, diversamente da SampleRobot ha la possibilità di
settare il paramentro Tune Fine a +19 per ogni Single-Cicle Wave e quindi
l’intonazione dei multisample creati sarà corretta e non occorre il passaggio
successivo all’interno del Montage. Tra l’altro, come vedremo, il setting di
tutti i Key-Ranges lo si fa in automatico con un solo click.
Cerchiamo, anche in questo caso, di creare la libreria SingleCicle.X7L che
contiene le 3 Waveform dell’esempio. Segue la lista dei passaggi da effettuare:
Eseguire il programma e creare un nuovo Montage User File.
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Creare 3 Multisamples con i nomi delle tre Waveforms
da assemblare
Click destro: New Waveform
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Selezionare la waveform WaveA e trascinare come in
figura i 4 file:
WaveA_F0.wav
WaveA_F2.wav
WaveA_F4.wav
WaveA_F5.wav
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Inserire il matching pattern comprensivo del
carattere ”_”
{name}_{key} e click su OK
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Il settaggio dei Note Limit lo si fa con un solo
click:
selezionare tutte le Wave (click sulla prima Wave – Shift- Click
sull’ultima Wav)
Click destro su una delle Wave evidenziate
Click su Keyboard Split/Split From Roots
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Si ottengono così i Key-Ranges desiderati.
Le operazioni viste vanno ovviamente replicate per le altre due
Waveforms.
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Per settare la corretta intonazione occorre
selezionare ciascun campione e click destro “KeyBank Parameters” - Fine
tune = +19
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Nell’ipotesi in cui i file .wav sono stati ottenuti
con Audacity per ciascun campione importato occorre settare il parametro
“Loop= ON”. Per farlo occorre selezionare le varie Waves e attivare
“Mode=Loop”
|
Per ciascuna delle 3 Waveforms occorre creare una
performance, così da permettere (vedi dopo) la copia delle Waveforms
nell’area User del Montage.
Per farlo occorre selezionare la performance N.1, click destro su WaveA
e click su "Create Performance"; a seguire le stesse operazioni per le altre due
Waves.
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Al termine il software avrà creato tre Performance
ciascuna delle quali avrà una part AWM2 che utilizza la Waveform
indicata.
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Terminata l’operazione con gli altri 2
multisample dell’esempio si può memorizzare la libreria cliccando su
File/Export Library File/ SingleCicle.X7L
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Come visto in precedenza, nel caso in cui si hanno numerose
Waveform e se si è utilizzato il software Awave Studio, il passaggio tra i due
software lo si fa molto velocemente utilizzando l’import nel formato SF2 (Sound
Font 2). Dopo aver creato il Montage User File dal menù New, click destro sulla
sezione Waveform e “import Waveform”
Ci si ritrovano tutte le Waveforms e rimane solo da effettuare il settaggio dei Note Limit.
Utilizzo della libreria di Waveform *.X7L
Come noto le librerie di Montage sono una collezione a sola lettura di
performance, arpeggi, Live Sets e Waveforms: Il Montage ne può caricare sino ad
8 all’interno della propria Flash di 1,75 Gbyte.
Per la loro gestione, si utilizzano dei file avente estensione *.X7L che si
possono “scambiare” con i file User (*.X7U) semplicemente rinominando
l’estensione.
Se carichiamo nel Montage la libreria che abbiamo creato (nell’esempio
SingleCicle.X7L), così come per una qualunque altra libreria che contiene
Performance e Waveforms, è possibile utilizzare all’interno delle proprie
Performance User (max 640) tali Waveforms: il limite nel lasciare le Waveforms
in una libreria, è che nel momento in cui quella libreria viene cancellata, ogni
Performace User che le utilizza rimane muta, non avendo più a disposizione le
Waveforms nella Flash.
Il secondo svantaggio sta nel fatto che si “spreca” uno degli 8 slot disponibili
con dei campionamenti di dimensioni minime.
Per tali motivi è consigliabile creare e utilizzare le librerie per
assemblare le varie Waveforms: poi, vista la loro dimensione, conviene copiarle
e lasciarle nella User Flash.
La procedura è semplice e si effettua in due step: per la operazione occorre
avere, momentaneamente, uno degli 8 slot di libreria liberi.
Il primo step consiste nel caricare nel Montage tramite chiavetta USB la
libreria dell’esempio SingleCicle.X7L: lo si fa cliccando su
Utility/Contents/Load selezionando “Content Type: Library File” e caricandola
dalla chiavetta.
Il passaggio successivo consiste nel copiare le Performace della
libreria nella Memoria User: di conseguenza tutte le Waveform associate a tali
performance saranno anche loro caricate nella Memoria Flash User.
Per farlo occorre cliccare su Utility/Contents/Library Imports, e selezionare la
libreria (nell’esempio SingleCicle.XL7) le cui waveform si vogliono importare
nella Memoria Flash User.
Nella scheramta il Montage indica tutte le Performace presenti che si
trasferiscono nella memoria user cliccando “select All” e “Import to User Bank”
Al termine dell’operazione è possibile cancellare dalla
memoria del Montage la libreria che rimarrebbe un inutile duplicato.
Per farlo Utility/Contents/Data Utility/Library, Click sulla libreria da
eliminare e Click su Delete.
E' consigliabile cancellare le tre Performance copiate nella memoria
User, poiché sono dei semplici suoni con Part AWM2 e Element che contengono
la/le Waveforms create: dopo il delete ovviamente le Waveforms rimangono nella
Flash.
Come già detto, ricordo che nel caso in cui le Waveforms sono state create con
SampleRobot, all’interno del Montage e per ciascuna Wave Single-Cicle di
ciascuna Waveform, occorre settare il Tune Fine = +19.
La guida per l'utilizzo delle
Waveforms la trovate cliccando sulla immagine
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