Sono stato
invitato a partecipare alla Roland Fantom
#444xchallenge ed ecco il mio video.
Ho sfruttato la incredibile flessibilità del motore
di sintesi Zen-core per la base ritmica: 8 layer/30
parziali per simulare una wavesequence, di
ispirazione Korg (i samples sono tutti campioni ROM
della sintesi Zen-Core) e in più un acustic drum
Kit.
I 4 models sono stati utilizzati per tutto il resto,
melodia inclusa: complessivamente 13 zone in
esecuzione senza alcun problema di timing o
polifonia.
Qui il link della scena che
contiene suoni e sequenze: chi possiede un Fantom lo
può liberamente scaricare e utilizzare.
...e qui con una improvvisazione di DoctorMix sul mio brano!!
Febbraio 2021
Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work
in progress
(Part 2)
Proseguono i
test riguardo la possibilità di implementare tramite
la sintesi Zen-Core di Fantom, dei Tones che
simulano degli oscillatori a sintesi wavetable e
wavesequence.
Per verificare la reale funzionalità delle
wavesequences, ho provato ad implementare quella che
“storicamente” viene considerata la più famosa: è il
classico preset SkiJam del Korg Wavestation.
Tale wavesequence è realizzata come catena di 30
samples, che si susseguono ad intervalli regolari,
con l’eccezione del primo e del sample N.16 che
hanno durata doppia.
La durata complessiva della sequenza, con
Tempo=140,52 bpm è pari a 6,5 sec circa: ogni slot
ha la durata di circa 213 ms.
Il metodo che ho utilizzato in Fantom è stato quello
di creare 8 Z-Core Tones, ciascuno composto da 3 o 4
parziali, con valori crescenti di delay
dell’innsesco del suono, implementato tramite il
paramentro Z-core Delay Time (0-1023).
La sequenza si attiva all’interno di una scena
grazie al fatto che i Toni sono in layer.
Per la scelta dei valori corretti di Z-Core Delay
Time, che ovviamente non possono essere inseriti a
tentativi, ho utilizzato una tabella che ho
compilato che associa ad ogni valore Z-Core Delay
Time (0-1023) il corrispettivo valore in ms. Fantom
all’aumentare del ritardo in ms “offre” dei valori
corrispondenti sempre meno precisi: tale
imprecisione è al di sotto dei 10 ms per ritardi
fino a circa 3 secondi e arriva ad una
approssimazione di 20 ms nel caso del ritardo
massimo che è pari a 6,7 secondi.
Per questo motivo, volendo un timing preciso, ho
scelto di splittare la wavesequence in due layer di
4 toni ciascuno: per fare eseguire la sequenza
intera occorre suonare pertanto due note: la prima
che innesca i campioni (1-15) e la seconda,
un’ottava più in alto, che innesca i campioni
successivi (16-30).
I 17 campioni utilizzati sono stati campionati dalla
versione VST della Korg Wavestation.
Segue una tabella riepilogativa.
Il fine del test è stato quello di verificare la
capacità di Fantom di eseguire le sequenze senza
problemi di timing e di polifonia.
Il risultato è incredibilmente positivo: ho creato
una breve song direttamente all’interno di Fantom e
senza alcun problema si riescono a suonare le
wavesequence, degli accordi, la parte di basso e di
batteria senza alcun problema di polifonia e di
timing.
Come è intuibile, il fine ultimo non è quello di
clonare le wavesequenze di Korg, cosa che è stato un
piacevole divertimento, ma quello di sfruttare tali
potenzialità del Fantom, per creare sonorità
apparentemente riservate ad altri synth, come il
recente Korg Wavestate.
Con Fantom,
grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla
possibilità di utilizzare all’interno di una unica
scena fino a 16x4 catene di sintesi
OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono
tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable
e WaveSequence.
Segue un video
con una breve demo.
Gennaio 2021
Sintesi Wavetable e Wave Sequences con Roland Fantom....work in progress
Con Fantom,
grazie alla struttura di sintesi Zen-Core e alla
possibilità di utilizzare all’interno di una unica
scena fino a 16x4 catene di sintesi
OSC->Filtro->Amp, è possibile creare suoni che sono
tipici dei sintetizzatori con oscillatori Wavetable
e WaveSequence.
I metodi che ho
utilizzato sono molto simili a quanto descritto per
Montage e Modx, con una serie di differenze che
derivano dalla struttura di sintesi che è ovviamente
diversa.
Il principio di
base è quello di considerare le Wavesequence e le
Wavetables come una somma di singoli suoni aventi un
delay ben preciso per l’innesco del suono e un
inviluppo modellato ad hoc e in grado di creare
eventualmente crossfade tra campioni successivi.
I campioni nel
caso delle wavetables sono tendenzialmente “single
cicle wave” creati tramite software esterni e
caricati come user samples: è anche possibile
utilizzare i campionamenti residenti in ROM, cosa
che permette di utilizzare le stesse tecniche
sintesi per altri synth ZEN-Core come Jupiter-X/XM e
AX Edge.
A titolo di
esempio la “tabella” che crea il suono “synthesizer”
è realizzata tramite il layer di 3 toni che con 11
parziali creano la frase: Synt-esai-ser
Seguiranno
degli approfondimenti con delle tabelle utili per
calcolare in automatico i vari parametri da
impostare, come ad esempio la corrispondenza tra
ciascuno dei valori numerici (0-1023) di Delay Time
nei corrispettivi ms (0-6700 ms).